Diritti tv, Sky resta senza Serie A (per ora): servirà un nuovo bando

Diritti tv, Sky resta senza Serie A (per ora): servirà un nuovo bando

Il cielo resta senza calcio. Almeno per ora. La Lega Serie A non approva per un solo voto la cessione del pacchetto 2 dei diritti del campionato italiano per un periodo di tre anni 2021/24 alle emittenti satellitari. L’offerta iniziale era di 70 milioni per 3 partite in co-esclusiva, anche la giornata ha visto un aumento: 75 milioni per il 1 ° anno, 87,5 per il 2 ° e 100 per il 3 °. Ma solo 13 delle 20 squadre sono state selezionate, anche se l’offerta è stata considerata oltre il valore inferiore del pacchetto. Per scegliere sì Roma, Torino, Bologna, Benevento, Cagliari, Crotone, Genoa, Milan, Parma, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Udinese. Tiene un gruppo che ha ormai unito sette fratelli: Juventus, Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Verona, Fiorentina. Il primo ad affrontare contro l’ingresso di fondi di investimento nel capitale della Lega, è intervenuto. Quindi sono determinati a lavorare su un pacchetto di diritti A Dazn – un’operazione di successo venerdì – che sarà in grado di trasmettere tutte le 10 partite di campionato da agosto (7 in esclusiva, 3 in co-esclusiva). E il gruppo ha tenuto contro anche il secondo incarico del pacchetto a Sky.

A questo punto, la Lega potrà organizzare nuove chiamate per queste 3 partite. Chiaramente aperto a tutti, con un vincolo: la squadra ha votato contro la trasmissione. Ma nuove chiamate possono essere rimandate alla partita, oltre ovviamente a Sky, che dovrebbe decidere di revocare la proposta, così come Mediaset – che ha già la Champions League – e anche Amazon, che in Germania ad esempio è entrata. il sistema acquistando una quota ridotta di giochi. L’emittente di Serie A stima che il pacchetto sia compreso tra 110 e 120 milioni. La cifra è impossibile da raggiungere, che consentirebbe una vendita totale di diritti domestici di quasi un miliardo di euro.