Il mondo del calcio dilettanti si prepara a tornare in campo con molti punti di domanda ma con tanta voglia di scordare il periodo buio
Alla fine di ogni galleria si vede sempre la luce, anche se a volte sembra difficile vederla. Questa è più o meno la situazione del calcio amatoriale, alle prese con le molteplici difficoltà causate dalla pandemia Covid-19. Problemi di natura sana, economica, sportiva e sociale hanno afflitto molte aziende del territorio pistoiese. Tuttavia, una nuova era è all’orizzonte. Secondo le ultime indiscrezioni, la stagione sportiva 2021/22 dovrebbe aprirsi come di consueto tra settembre e ottobre. La speranza è che entro quella data la campagna di vaccinazione sia quasi terminata. Solo così si può garantire la giusta sicurezza a tutti gli atleti e professionisti.
“La priorità deve essere la situazione dei vaccini”, ha detto Alfredo Bracali, un direttore di Quarrata coinvolto nel campionato di promozione. Se questo permette la ripartenza, la Piazza ricomincerà da dove si era interrotta con la voglia di vincere. Martedì abbiamo avuto un incontro con la prima squadra e dalla prossima settimana inizieremo i colloqui con i ragazzi. L’intenzione è quella di confermare tutto il gruppo, abbiamo costruito una squadra competitiva e vorremmo partire da lì. Confermati anche gli agostiniani, anche se per alcuni mesi ha svolto un lavoro eccezionale. Stesso discorso per le due giovanili, continueremo il percorso della continuità. Ci auguriamo che la ripresa sia finalmente definitiva. Un ulteriore turbamento taglierebbe le gambe ai ragazzi e anche a molti club “.
Anche Tempio Chiazzano ci tiene a tornare in campo al via del Campionato di Prima Categoria: “Siamo pronti a ripartire con il solito spirito”, ha detto il direttore sportivo Alessandro Petrini. L’azienda vuole fare bene e tra qualche settimana ci saranno anche delle novità positive in ambito societario. Le più grandi incognite riguardano la federazione, che finora ha scelto la strategia del silenzio. Mancano meno di due mesi alla nuova stagione sportiva e sappiamo molto poco sulle iscrizioni e su un possibile blocco delle tasse. Non ci sono inoltre novità sul protocollo buffer che dovranno assolutamente essere riviste. Il modello ideale sarebbe quello degli assorbenti rapidi adottati nella Serie D ma nell’aria c’è odore di pessimismo ”.
Gian Luca Stefanelli, vicepresidente del Giovani Via Nova, ha sottolineato l’importanza della ripresa del settore giovanile: “A giugno abbiamo programmato tutti i weekend, quindi speriamo di giocare i tornei! Sarebbe importante sia per i ragazzi più piccoli che per inviare un messaggio positivo a tutto l’ambiente calcistico. I tornei ci aiuterebbero anche finanziariamente. Molti sponsor si sono ritirati e da un anno abbiamo pagato solo le spese con pochissime entrate. Per fortuna l’azienda di Via Nova ha solide basi, ma senza dubbio la pandemia è stata un problema per molte realtà locali. Entro settembre, ovviamente, siamo pronti a ripartire con grande energia, ma deve essere una vera ripartenza. E questo prevede l’utilizzo di spogliatoi e, soprattutto, la presenza del pubblico “.
Classe 1999, attualmente studia scienze politiche. Amante del calcio e delle statistiche, non perde occasione per trascorrere la domenica sui campi da gioco del pistoiese.