Nelle 28 partite della gestione Mancini gli Azzurri hanno perso solo due volte e il c.t. ha reso riconoscibile il gioco. E messi in un immaginario campionato…
La costruzione in questo caso non è dal basso, ma dall’alto dell’immaginazione. Il grande potere dell’immaginazione, ciò che ringiovanisce menti e cuori. La risposta immaginaria a questa domanda: dove sarebbe l’Italia di Roberto Mancini se partecipasse al campionato di Serie A?
Il gioco
È un gioco, una considerazione leggera basata su una robusta concretezza. La squadra di Mancini si fa strada continuando a giocare bene, mostrando idee brillanti e meccanismi fluidi. In 28 partite sotto la sua gestione – le ultime 23 imbattute – l’Italia ha perso solo due volte (contro Portogallo e Francia), vincendone 19 e pareggiandone 7. Tradotto in punti, l’Italia dopo 28 turni dell’immaginaria Serie A avrebbe 64 punti, uno in meno dell’attuale Inter di Antonio Conte che deve recuperare anche la partita contro il Sassuolo. Sorprendentemente, gli Azzurri non avrebbero nemmeno il miglior attacco perché hanno segnato 64 gol mentre Inter e Atalanta uno in più. Avrebbero la miglior difesa, sì: nessuno in questo campionato ha subito meno dei 14 gol segnati da Mancini & amp; Co. (La Juve è al top con 23). Sarebbe una Nazionale scudetto, sì. Ma sarebbe soprattutto una Nazionale da prendere ad esempio per la proposta di gioco, per la continuità di prestazione anche dopo un lungo letargo dovuto alla precedenza richiesta dai club e per la voglia di fare sempre e comunque la partita. , subendola solo quando l’avversario ti costringe a farlo. . In Serie A un carattere così dirompente è difficile da trovare. L’Inter di Conte analizza le debolezze degli altri e le morde. Semmai ritroviamo questa intensità e questo pensiero nell’Atalanta di Gian Piero Gasperini, in alcuni tratti del Sassuolo di Roberto De Zerbi e in alcune fasi del Verona di Ivan Juric. Tutti però differiscono dal 4-3-3 dell’Italia di Mancini. Atalanta e Verona colonizzano le fasce e puntano sull’uno contro uno in ogni zona del campo, anche in difesa. Il Sassuolo gioca 4 dietro la linea di partenza (Gasp e Juric tre), ha due direttori (uno in difesa e uno a centrocampo) e parte da fuori e poi si accartoccia verso l’interno per far entrare in squadra i terzini. manovra offensiva. Mancini dice che è un piacere mescolare il suo pensiero a quello che la Serie A gli offre a Coverciano. Appoggiarsi a sinistra è quasi una conditio riflesso ned e poi per rivelare le carte sul lato opposto. È un’Italia che ama e ama giocare perché sa di avere tanti tunnel da attraversare per arrivare in porta. E la maggior parte di loro sono tunnel da attraversare a testa alta, senza fare affidamento sull’avversario.
Numeri e ottimismo
Abbiamo giocato e continuiamo a farlo con la fantasia di questa Italia inserita nel nostro campionato. Perché i giocatori convocati dal Mancio impoverirebbero le restanti squadre e perché il c.t. in 28 partite ne ha usate 64, segnando 27. Nessun club poteva permettersi una rosa così ricca. E forse nessun allenatore vorrebbe gestire così tante teste ogni giorno. Abbiamo volato con la fantasia, ringraziamo la dura realtà di averci mostrato un’Italia così affascinante e vincente. Sono oltre 900 giorni di imbattibilità e Mancini, a punti di media, è il miglior allenatore della storia. I numeri possono essere freddi, ma ti incoraggiano a pensare ancora più in grande.
26 marzo 2021 (modifica il 26 marzo 2021 | 17:36)